Il rettore della Sapienza Frati: "Assumo i miei parenti? Se lo meritano"

La moglie. Poi la figlia. Quindi, ma in extremis, il figlio. La famiglia di Luigi Frati, rettore della Sapienza di Roma, si ritrova all'università. Ognuno con i suoi pensieri e con le sue fatiche.

«E il merito, ahò il merito dove lo metti?».
Questo è giusto, c'è il merito.

«Non posso farci niente se Giacomo è tra i primi cinque, nella classifica dei vincitori di un concorso vecchio di due anni. La vergogna semmai è per gli altri. Giacomo mio figlio s'è fatto un culo come un pajolo».
Giacomo è bravissimo.

«Parliamo del punteggio? Lui ha 21. Artioli, per esempio, 14. Che ce posso fa?».



COMMENTO: il resto dell'intervista e' su Repubblica.it, tra le altre cose che ha detto ci sono "non c'e' cosa piu' divina che scopasse la cuggina", "la cosa piu' bella der monno e' ingroppasse tu nonno", "lazio merda TBC" e "mortacci de tutti apparte me", e' veramente il rettore che tutti vorrebbero nella propria famiglia! Io purtroppo non ne ho un rettore, ma ho un retto dal quale escono cose migliori di queste...

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