Fotonotizia: Bunga-Bunga 3 - il consiglio (click su foto per ingrandire)

Redarguito a colpi di clacson, insegue l'auto e la sfascia a sprangate

PADOVA (2 dicembre) - Prende a sprangate la macchina dell'automobilista che lo aveva "redarguito" a colpi di clacson per una manovra sbagliata .È accaduto ad Albignasego dove l'aggressore, il 44enne Nicolò Giambrone, già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato dai carabinieri.

Il malcapitato si è trovato con l'auto ammaccata e i vetri infranti. Giambrone, dopo aver sentito il clacson, ha inseguito il guidatore costringendolo a fermarsi nel parcheggio di un bar. Ne è nata una lite verbale piuttosto accesa, conclusasi con i colpi di mazza sulla vettura del "rivale": Giambrone ha preso dalla sua auto la sbarra di ferro e brandendola come una clava ha sfondato i vetri laterali e il lunotto posteriore della vettura dell'uomo, infierendo anche sulla carrozzeria. Il povero automobilista ha chiamato i carabinieri prima ancora di ricorrere alle cure dei medici per un trauma contusivo ed escoriazioni alla mano, ma anche per un attacco di panico.


COMMENTO: io non ci vedo niente di strano, chi di voi non ha una spranga in macchina e non ha mai inseguito qualcuno che vi ha disturbato col clacson? Boh, non vedo quale sia la notizia, sinceramente. 
Purtroppo pero' questo ha gia' creato un vespaio, reazioni politiche a catena (per evitare di parlare di WikiLeaks s'attaccano a tutto, pure al bocchino per due, cioe' il flirt di Italo con la Carfagna!). Insomma, subito Bossi che ha dichiarato "io non ho bisogno della spranga, ce l'ho duro!", e Bersani di rimbalzo "si', duro di comprendonio!", Fini dalla casa di Montecarlo ha detto "qui proprio ieri Caroline ha preso a sprangate un pedone che attraversava 10 cm. fuori dalle strisce pedonali, giusto!", e Pannella ha iniziato lo sciopero dell'auto, prendera' solo taxi a spese nostre. Bruno Vespa stasera dedichera' uno speciale rinominando anche la trasmissione in "Sportello a Sportello" con un plastico dell'auto e la rievocazione dell'incidente dal vivo con vere sprangate, che verranno inferte da Cecchi Paone (ha un innato interesse per questo tipo di oggetti). In studio anche il card. Tettamanzi, che incrocera' due spranghe mostrando come queste diventino una croce, successivamente le fara' roteare come un nunchaku colpendo Vespa in faccia ed esclamando "vista la potenza della Chiesa?" (e' una puntata gia' registrata per quello so tutto).

Il grillo da record, ha i testicoli più grandi del mondo

Il grillo da record, ha i testicoli più grandi del mondoIl grillo da record, ha i testicoli più grandi del mondo Il grillo da record, ha i testicoli più grandi del mondo

COMMENTO: ho telefonato ora a Piero Angela e mi ha confermato 
quello che supponevo: e' una nuova specie, dopo il Grillo Parlante 
delle favole ora c'e' il Grillo Appallante reale, "sign of the times"...

Certo se il primo ad ave' du palle cosi' e' lui non oso pensare 

cosa possa succedere a chi lo ascolta...

 

P.S. sarebbe bello vedere il Grillo Appallante nella fiaba 
del XXI Secolo "Finocchio", che ne dite?!?
Pensate, il noto figlio di una sega che schiaccia le palle al grillo, 

dice "recchione" a Lucignolo-ciuchino e truffa il gatto e la volpe 
al videopoker... 
La fata turchina trans, Mangiafuoco che organizza bunga-bunga 
con marionette minorenni... Insomma, ce ne sarebbe per tutti i gusti... 

Avanti c'è un posto. Parentopoli all'Atac la Procura indaga sulle assunzioni facili

ROMA (30 novembre) - La Procura ha aperto un'inchiesta sulla cosiddetta «parentopoli» all'Atac, l'azienda di trasporto pubblico della capitale. Il fascicolo ipotizza, allo stato contro ignoti, il reato di abuso d'ufficio. Il procedimento verrà affidato ad un pool di pm coordinati dal sostituto procuratore Alberto Caperna. Per il momento all'attenzione dei magistrati ci sono solo alcuni articoli di giornale. L'indagine punterà ad accertare se dietro alle 854 assunzioni a chiamata diretta effettuate da Atac e Trambus negli ultimi due anni si celino eventuali illeciti penali. Tra gli assunti figurano molti parenti ed amici di esponenti politici ed una cubista.

COMMENTO: insomma, i trasporti a Roma sono una presa per il cubo! Ora poi per fronteggiare la crisi economica dell'azienda verra' in soccorso il Vaticano, con preti e suore volontari per fare gli autisti. In cambio, l'accordo prevede l'officiare una breve messa al capolinea prima della partenza, adattata anche alle esigenze dell'ATAC. Ad esempio ci sara' la parte in cui tutti dovranno dire "speriamo di arrivare a destinazione sani e salvi con l'aiuto di Dio e dell'autista", e' una novita' assoluta e Roma sara' la prima citta' nel mondo (e forse l'ultima) ad avere questo servizio. 
Che Dio ce la mandi buona (I'autista!). 

«‘U lupu: pronto a uccidere per 200 euro»

Giuseppe Raeli è accusato di cinque omicidi e quattro falliti. Trovata pistola con colpo in canna ma non il fucile

 Un carabiniere mostra la foto di Giuseppe Raeli (Laura Fisauli)
 
SIRACUSA – Lo accusano di cinque omicidi, quattro falliti e una serie di danneggiamenti consumati con le armi e con il fuoco. Il procuratore della Repubblica di Siracusa, Ugo Rossi, traccia il profilo di Giuseppe Raeli, 69 anni, arrestato questa notte con l’accusa infamante di essere lui il “Mostro di Cassibile”. L’uomo che ha seminato terrore e morte fra il 1998 ed il 2009 nel sobborgo a dieci chilometri dal capoluogo, adesso si trova in isolamento rinchiuso nel carcere di Cavadonna. E per gli inquirenti c’è anche il movente di quella scia di sangue che non ha una logica: il denaro. Il capo della Procura lo sottolinea più volte. «Raeli era pronto a uccidere per poche centinaia di euro», ha ribadito in conferenza stampa. Un personaggio, quello descritto dai magistrati che sembra uscito fuori da un romanzo di Giovanni Verga. Avaro, anzi avarissimo, con quelli che riteneva fossero i suoi creditori. «Il serial killer – ha aggiunto Rossi – uccideva anche per duecento euro. Voleva farsi giustizia da sé per chi non lo pagava dopo aver effettuato qualche lavoretto». Nel corso di una delle tante perquisizioni in casa del presunto serial killer i carabinieri hanno trovato una cassaforte artigianale. All’interno c’erano ventimila euro in contante con sopra una pistola con il colpo in canna. Come a voler dire, “chi li tocca muore”. 

COMMENTO: e' stato tradito dal cartello fuori di casa con l'offerta "3x2: 3 omicidi a 400 EUR solo per Novembre, approfittatene!".

Le rivelazioni di Wikileaks: «Berlusconi inetto e incapace, portavoce di Putin»

La replica del premier: ci rido sopra. I documenti: «Regali generosi» e contratti energetici redditizi

MILANO - Il suo rapporto con Putin, i troppi festini e la sua inadeguatezza. Questo pensa la diplomazia americana del premier italiano Silvio Berlusconi, secondo i documenti svelati da Wikileaks. E lui come la prende? Ci ride sopra. Infatti il presidente del Consiglio, secondo quanto si è appreso da fonti autorevoli, quando gli è stato riferito il contenuto delle rivelazioni diffuse dal sito di Julian Assange sull'Italia, si è fatto una risata.

PUTIN - Una relazione straordinariamente stretta fra Vladimir Putin e il primo ministro italiano Silvio Berlusconi, che include «regali generosi», contratti energetici redditizi: Berlusconi «sembra essere il portavoce di Putin» in Europa. Così sono iniziate le pubblicazioni dei documenti della diplomazia americana ottenuti da Wikileaks. Scrive il New York Times: diplomatici americani a Roma riportano nel 2009 come i loro contatti italiani descrivano il rapporto tra Berlusconi e Putin come «straordinariamente stretto». Secondo il documento il rapporto includeva «generosi regali», lucrosi contratti in campo energetico e un «oscuro intermediario italiano che parla russo». Il britannico Sunday Telegraph spiega che gli Usa erano preoccupati per l'intesa tra Eni e Gazprom su Southstream, il mega-gasdotto che collegherà Russia e Ue.
«VANITOSO» - Sul britannico Guardian in un documento inviato a Washington dall'incaricata d'affari americana a Roma Elizabeth Dibble si afferma che Silvio Berlusconi è considerato «inetto, vanitoso e incapace (in originale feckless, vain, and ineffective) come leader». In un altro rapporto da Roma si dice che Berlusconi è «fisicamente e politicamente debole». Le sue «frequenti lunghe nottate e l'inclinazione ai party significano che non si riposa a sufficienza».
DUBBI CLINTON - Invece in un documento riservato anticipato dal sito Wikileaks e pubblicato dal settimanale tedesco Der Spiegel. Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha chiesto all'inizio di quest'anno alle ambasciate americane a Roma e Mosca informazioni su eventuali «investimenti personali» dei premier Silvio Berlusconi e Vladimir Putin che possano condizionare le politiche estere o economiche dei rispettivi paesi.
«FESTE SELVAGGE» - Rivelazioni anche sull'edizione online di El Pais che ha iniziato la pubblicazione mettendo in copertina le fotografie di sette leader mondiali, fra i quali Silvio Berlusconi, con una citazione estratta da una nota americana: «Le feste selvagge di Berlusconi» e viene evidenziata la «sfiducia profonda che suscita a Washington». A proposito del premier di Mosca il giornale spagnolo afferma che i documenti «pongono in evidenza il sospetto americano che la politica russa sia nelle mani di Valdimir Putin, giudicato un politico di stampo autoritario, il cui stile machista gli consente di collegarsi perfettamente con Silvio Berlusconi».

COMMENTO: grandissima sorpresa, rivelazioni clamorose... Berlusconi vanitoso, pieno di donne, amico di Putin e Gheddafi, nessuno se lo sarebbe mai immaginato, veramente!!!  

Infatti arrivano subito le prime smentite: Berlusconi da Tripoli (in visita da Gheddafi) ha dichiarato che non ha mai partecipato a "festini selvaggi", ma solo a riti tribali bunga-bunga perche' folcloristici, essendo tra le altre cose un etnologo (oddio, lui ha detto enologo, sara' stato un lapsus...). Appena terminata la dichiarazione e' stato accalappiato dalle amazzoni di Gheddafi al grido di "bunga-bunga, bunga-bunga!". 


Reazioni politiche a valanga, la mia redazione apocrifa e' in overflow... Ve ne daro' conto prossimamente, ora ho Renzo Bossi al telefono incazzato nero (e per lui nero e' tutto dire!).